Bologna, concerto Radio Bruno, "l'evento è cresciuto con le star"

Clarissa Martinelli, conduttrice radiofonica e curatrice dell’appuntamento, ne racconta le origini

Bologna, concerto di Radio Bruno: Nek sul palco di piazza Maggiore (FotoSchicchi)

Bologna, concerto di Radio Bruno: Nek sul palco di piazza Maggiore (FotoSchicchi)

Bologna, 31 agosto 2017 - Ognuno di loro ha conquistato, in diverse stagioni della musica, un posto nel cuore del pubblico di Radio Bruno e quindi degli italiani. Ogni loro canzone è stata la colonna sonora di migliaia di italiani, giovani, adulti, anziani, anche piccolissimi, perché la settima arte non ha confini. Ed ecco che la storica emittente emiliana ogni anno decide di fare un regalo ai suoi fans, portando nella nostra città un grande concerto che ci permetta di ripassare, crediamo, i momenti più memorabili, soprattutto dell’estate, che è la stagione dei ricordi e della leggerezza per eccellenza. Domenica 3 settembre, quindi, Radio Bruno Estate approda in piazza Maggiore con la sua kermesse di artisti (FOTO) che ci hanno lasciato qualcosa nel cuore e Il Resto del Carlino sarà media partner, collaborazione sottolineata dalla presenza sul palco del nostro direttore Andrea Cangini. Sfileranno Alex Britti, Fabio Rovazzi, Federica Carta, Gabry Ponte, Kadebostany, Mario Venuti, Matteo Camellini, Nek, Nina Zilli, Riki, Samuel, Sergio Sylvestre, The Kolors, Thomas e Umberto Tozzi. A presentare ci saranno Alessia Ventura e Enzo Ferrari, a partire dalle 20 e chi volesse tentare la fortuna e ritrovarsi magari nel backstage del Radio Bruno Estate può condividere su Instagram una foto o un video con hashtag  #RadioBrunoEstateLive. Si può postare fino alle 14 di venerdì 1 settembre e i vincitori saranno due, per un pass ognuno da due persone. L’ingresso alla serata, in ogni caso, è gratuito. Info su www.radiobruno.it.

 

Clarissa Martinelli è una storica giornalista e conduttrice di Radio Bruno e con Gianni Prandi – l’editore – e Alessandro Prandi cura la direzione artistica di Radio Bruno Estate. La sua memoria è puntuale nella narrazione di questo evento che inizialmente si ispirò a Festival Bar e gli aneddoti non mancano. Attualmente ci lavorano 80 persone.

Clarissa, lei c’era agli inizi degli anni ’90 quando la kermesse nasceva in provincia?  «Eravamo tutti giovanissimi (in questo ‘eravamo’ metto dentro anche gli artisti). Allora esordienti e oggi big».

Ad esempio?  «Giravamo le piazze del modenese e del reggiano, andavamo a Pavullo o a Finale Emilia e con noi c’erano Biagio Antonacci, I Ladri di Biciclette, Gatto Panceri. Eravamo tutti amici, non avevamo i soldi per gli hotel e ci si accontentava di essere ospitati e di mangiare quello che ci davano gli esercenti. Poi abbiamo iniziato a spostarci nei comuni più grandi e ad alzare la posta sui nomi dell’estate. Contemporaneamente diventavamo appetibili anche per gli sponsor».

Il faro era il Festival Bar...  «Sì, eravamo una versione locale e con meno mezzi, poi Festival Bar ha chiuso e Radio Bruno Estate è diventata un riferimento per gli eventi musicali, e la radio una delle realtà più importanti. Oggi la capacità organizzativa è riconosciuta dai management che scelgono di mandare da noi un artista importante, che prenderà però un cachet ben diverso da quello pieno, anche se sul calendario dell’agenzia sarà segnata una data piena. Altri addirittura bengono per sola amicizia. Tutti sanno che siamo una bella vetrina».

Se tutti venissero a prezzo pieno non potreste certamente proporre l’evento gratuitamente...  «Non esisterebbe una serata così, solo Rovazzi, Nek e Tozzi raggiungono 80mila euro di cachet, e tutti gli artisti hanno un valore alto, ma ci piace l’idea che, finché riusciamo a organizzare tutto coi partner commerciali e l’impegno della radio, ci siamo».

Come si organizza un cast per una serata così?  «Dopo il festival di Sanremo capiamo quali artisti sono in promozione, quali insomma devono vendere il disco appena uscito. Poi come radio scegliamo cosa suonare, e bilanciamo i nomi giovani con quelli meno giovani. Alla serata vengono le ragazzine che son già sotto al palco alle 7 per Riki e Federica Carta come i 40enni che seguono Samuel e Nek fino ai sessantenni per Umberto Tozzi. Per non parlare dei fan di Rovazzi, bambini e famiglie».

Chi avete lanciato nell’Olimpo dei big? «Su tutti i Modà, che vennero a Faenza con Ti amo nel 2004 e Checco non voleva salire sul palco perché aveva mal di pancia e si dimenticava le parole. Anche Benji e Fede, due giovani modenesi che la Warner ha notato nel 2013 a Carpi».

Quest’anno su chi puntate? «Stiamo Valorizzando Matteo Camellini che si esibisce verso le 19,30, nel pre-show, anche lui modenese».

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